giovedì 26 giugno 2008

fusione e stereopsi

Vogliamo chiarirci se il fenomeno della fusione e il fenomeno della stereopsi, della visione binoculare, sono legati o meno, cioè se dove c’è fusione c’è steropsi e viceversa. A tal fine costruiamo la prospettiva di un pavimento a scacchiera come è visto da un occhio, ponendo il punto di vergenza al centro della stanza: per rendere ciò evidente nella prospettiva facciamo un asse verticale, il cui limite inferiore rappresenta il suddetto punto. Fatto ciò facciamo un flip orizzontale per ricavare una prospettiva simmetrica a questa. Affianchiamo le due prospettive per ricavare un’autostereografia. Chi ha difficoltà in questo senso può sempre ricorrere allo stereoscopio. Vedere il disegno seguente:






L’immagine binoculare che si ricava, non tenendo conto della stereopsi, è la seguente:










L’immagine è pulita perché la fusione orizzontale ha fuso le rette oblique che rappresentano la profondità, però possiamo notare che c’è stata anche una fusione verticale per le rette che rappresentano la larghezza. Questa fusione che riguarda la disparità verticale non produce stereopsi, come si può notare nel disegno seguente che riproduce la condizione di prima senza le rette della profondità:








Nella visione stereografica dell’immagine sopra, la fusione avviene, ciò che manca è la stereopsi. Le stesse rette, messe in verticale e viste in autostereografia, producono stereopsi, come si può constatare dall’immagine sotto:


















Dalle suddette esperienze possiamo concludere che la fusione è presente sia nella disparità orizzontale, ed in tal caso è combinata con la stereopsi, sia nella disparità verticale, ed in tal caso è uno dei tanti strumenti della mente per pulire la sovrapposizione delle immagini retiniche. Invece la stereopsi è legata al sistema punto di vergenza-disparità orizzontale.


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